Massimo Minelli
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Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio le lampade sono state oggetto di alcune modifiche e di una nuova sessione di prove. Per le prove è stato scelto il sito di Sipadan in Malesia, famoso nel mondo per la ricchezza dei suoi fondali. In particolare si è andati a verificare la possibilità di sostituire completamente il flash nella realizzazione delle fotografie.
Le modifiche.
La lampada che montava led da 3500 K è stata resa uguale all’altra con la sostituzione dei led originali con altri da 5000 K. Questo è stato deciso sulla base dei risultati ottenuti nella precedente sessione di prove dove si era notata l’eccessiva tendenza al giallo nelle foto realizzate con questa luce. In tale modifica si è rivelato importante avere utilizzato un supporto di alluminio per i led già saldati su circuiti stampati “ad esagono”: l’intera sostituzione è stata eseguita in un paio di ore e senza particolari difficoltà.
E’ stato introdotto un metodo per ricaricare le batterie senza la necessità di aprire gli involucri. In effetti le precedenti prove avevano mostrato la difficoltà dell’operazione (anche se dopo le prime immersioni c’era sempre il desiderio di verificarne la tenuta stagna e, quindi, la loro apertura rispondeva a questa  esigenza).
Si è realizzato un “conduttore elettrico passante” che permette di portare corrente all’interno dell’involucro senza pregiudicarne la tenuta stagna. L’obiettivo è stato centrato con una vite M5 a testa tonda che ha una superficie piana abbastanza ampia da coprire un o-ring di tenuta. La parte della vite che attraversa il fondo di alluminio della lampada è stata isolata da questo ed un altro o-ring è stato inserito sulla faccia interna. Per serrare il tutto si è usato un dado autobloccante ed un capocorda ad occhiello è stato inserito tra questo e l’o-ring interno per derivare il collegamento elettrico.
L’altro polo delle batterie è stato semplicemente connesso al fondo di alluminio e, dall’esterno, il circuito è stato richiuso sulla vite centrale della maniglia. Per evitare che l’acqua mettesse in conduzione i due contatti è stato inserito un diodo in serie al primo.
Le impressioni.
Con un ritmo di tre immersioni al giorno la capacità delle batterie ha coperto due giorni     
Lampade sub:
Nuova sessione di prove (1)