Questo sito non serebbe completo senza una pagina dedicata alla mia personale “colonna sonora”.
La canna qui a lato fa parte del “rinato” strumento della Certosa di Pontignano, tornato a suonare dopo un “secolare” abbandono.
Ma non disdegno gli strumenti elettronici; un organo elettronico campionato può svolgere un egregio servizio liturgico ad un prezzo decisamente concorrenziale e senza legare il propietario ad un lungo percorso di spese di manutenzione.
In questi casi qualche piccolo (nel senso del prezzo) accorgimento può fare la differenza nel risultato. Più che spendere in uno strumento con tre tastiere, un’infinità di registri ed un aspetto imponente (ricordiamoci che si tratta sempre di una imitazione...) consiglio di investire in almeno un paio di buone casse acustiche amplificate. Se si dispone di una cantoria le casse vi troveranno la logica collocazione ed il risultato sarà sorprendente.
Un radiocomando permetterà la loro accensione dalla consolle e l’effetto ricorderà molto fedelmente la voce di uno strumento reale. Inoltre si toglieranno dalla consolle le vibrazioni dovute ai suoni più gravi, a tutto vantaggio della durata della sua meccanica e, soprattutto, delle sue connessioni elettriche.
Ho realizzato un intervento del genere nella chiesa parrocchiale di Ponte a Bozzone con una spesa di circa il 10% del costo dell’organo, il risultato può essere apprezzato ogni domenica...